giovedì 24 giugno 2010

Un antico oceano anche su Venere?

La sonda dell'Agenzia spaziale europea, Venus Express, sta aiutando gli scienziati planetari ad indagare sulla possibilità che Venere, possa aver avuto in passato degli oceani.
Se così fosse, potrebbe essere stato un pianeta abitabile simile alla Terra.

Nella nostra epoca, la Terra e Venere sembrano completamente diversi da un punto di vista climatico e biologico. La Terra è un lussureggiante mondo brulicante di vita, mentre Venere è un inferno, la sua superficie è sottoposta a temperature superiori a quelle di un forno da cucina.
Foto in alto: Venere ha perso grandi quantità di acqua. L'immagine è stata presa nell'ultravioletto (0,365 micrometri), da una distanza di circa 30 000 km e mostra numerose caratteristiche ad alto contrasto, causate da una sostanza chimica sconosciuta tra le nuvole che assorbe la luce ultravioletta, creando le zone chiare e scure. Con i dati di Venus Express, gli scienziati hanno compreso che le zone equatoriali di Venere, che appaiono scure in luce ultravioletta sono regioni ad alta temperatura, dove gli intensi moti convettivi portano in primo piano materiale scuro dal basso. Al contrario, le regioni luminose alle medie latitudini sono zone dove la temperatura nell'atmosfera diminuisce con la profondità. La temperatura raggiunge il minimo sopprimendo le nubi in alto con un mescolamento verticale. Questo anello di aria fredda, soprannominato il 'collare freddo', appare come una banda luminosa nelle immagini ultraviolette. (Credit: ESA / MPS / DLR / IDA).

Ma, nonostante ciò, i due pianeti condividono una serie di somiglianze. Essi sono quasi identici per dimensioni e ora, grazie all'orbiter dell'ESA Venus Express, gli scienziati planetari stanno scoprendo anche altre analogie.

"La composizione chimica di base tra Venere e la Terra è molto simile", afferma Håkan Svedhem, ESA Venus Express Project Scientist.
I planetologi di tutto il mondo ne discuteranno ad Aussois, in Francia, dove si stanno radunando in questa settimana per una importante conferenza.

Una differenza distingue drasticamente Venere: ha pochissima acqua. Se avesse avuto la stessa quantità di acqua presente negli oceani della Terra, la superficie sarebbe stata sommersa uniformemente con uno strato di 3 km di profondità. Se si dovesse condensare la quantità di vapore acqueo dell'atmosfera di Venere sulla sua superficie, si creerebbe una pozzanghera globale a soli 3 cm di profondità.

Eppure c'è un altro somiglianza importante. Miliardi di anni fa, probabilmente Venere aveva molta più acqua. Venus Express ha certamente confermato che il pianeta ha perso una grande quantità di acqua nello spazio, perché le radiazioni ultraviolette provenienti dal Sole che bombardano l'atmosfera di Venere, rompono le molecole di acqua in due atomi di idrogeno e uno di ossigeno. Questi poi si volatilizzano e disperdono nello spazio.

Venus Express ha misurato la velocità di questa fuga e ha confermato che l'idrogeno è molto più volatile di due volte rispetto all'ossigeno.
Si ipotizza che sia l'acqua, la fonte molecale da cui si slegano questi ioni.
E' stato anche dimostrato che una forma pesante di idrogeno, chiamato deuterio è progressivamente arricchito nelle alte sfere dell'atmosfera di Venere, perché l'idrogeno pesante è più difficile che possa sfuggire dal pianeta.

"Tutto sta ad indicare che non dovevano esserci grosse quantità di acqua su Venere in passato, ma questo non significa necessariamente che ci siano stati degli oceani sulla superficie del pianeta", ha affermato Colin Wilson, dell'Università di Oxford, UK.

Eric Chassefière, dell'Université Paris-Sud, in Francia, ha sviluppato un modello al computer che suggerisce che l'acqua era in gran parte presente nell'atmosfera e esisteva solo durante i primissimi tempi, quando la superficie del pianeta era completamente fusa. Poiché le molecole di acqua vennero separate in atomi dalla luce del Sole e fuggirono nello spazio, la successiva flessione delle temperature, probabilmente deve aver innescato la solidificazione della superficie. In altre parole: nessuna presenza di oceani.

Anche se è difficile verificare questa ipotesi, si tratta di una questione fondamentale. Se Venere abbia mai posseduto delle acque superficiali, il pianeta potrebbe forse avere innescato una fase iniziale abitabile.
Anche se fosse vero, il modello Chassefière non esclude la possibilità che le comete in collisione abbiano portato altra acqua su Venere dopo che la superficie si fosse cristallizzata, e questi oggetti potrebbero aver creato acqua stagnante in cui la vita può essere stata in grado di nascere e svilupparsi.

Ci sono molte domande aperte. "La modellazione molto più estesa del sistema oceano-atmosfera/magma e della sua evoluzione è necessario per capire meglio l'evoluzione del giovane Venere", dice Chassefière.
Durante la creazione di questi modelli al computer, i dati forniti da Venus Express, si sono rivelati essenziali.


A cura di Arthur McPaul

Fonte: hhttp://www.sciencedaily.com/releases/2010/06/100624091753.htm



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