giovedì 10 febbraio 2011

LA GALASSIA PERFETTA MA ANOMALA

La galassia luminosa NGC 3.621 è stata catturata in una nuova immagine usando il Wide Field Imager sul telescopio di 2,2 metri dell'ESO presso La Silla in Cile. All'apparenza sembra essere un buon esempio di galassia a spirale ma  in realtà è piuttosto insolita: non ha un rigonfiamento centrale ed è quindi descritta come una galassia di puro disco.

NGC 3.621 è una galassia a spirale posta a circa 22 milioni di anni luce di distanza nella costellazione dell'Hydra (il serpente del mare). E' relativamente brillante e può essere vista anche con telescopi di medie dimensioni. Questa foto è stata scattata con la Wide Field Imager sul telescopio di 2,2 metri dell'ESO di La Silla in Cile. I dati sono stati selezionati dall'archivio ESO da Joe DePasquale, nell'ambito del concorso Tesori nascosti [1]. La foto di Joe di 3.621 NGC si è classificata quarta nel concorso.
Questa galassia ha una forma a frittella piatta, indicando che non è ancora arrivata faccia a faccia con un'altra galassia, la cui collisione galattica avrebbe disturbato il sottile disco di stelle, creando un piccolo rigonfiamento al centro. Molti astronomi ritengono che le galassie crescono attraverso la fusione con altre galassie, in un processo di formazione gerarchica. Nel corso del tempo, questo dovrebbe creare grandi rigonfiamenti nei centri delle spirali. Recenti ricerche, però, hanno suggerito che le pure galassie a spirale come NGC 3.621 sono in realtà abbastanza comuni.

Questa galassia è di ulteriore interesse per gli astronomi perché la sua relativa vicinanza permette loro di studiare una vasta gamma di oggetti astronomici al suo interno, compresi vivai stellari, nubi di polvere e stelle pulsanti chiamate variabili Cefeidi, che gli astronomi usano come indicatori sulla distanza nell'Universo [2 ]. Alla fine del 1990, NGC 3.621 è stata una delle 18 galassie selezionate per un progetto chiave del telescopio spaziale Hubble: osservare le variabili Cefeidi e misurare la velocità di espansione dell'Universo atto a migliorare l'accuratezza di quanto era stato possibile fare prima. Nel progetto di successo, furono osservate 69 variabili Cefeidi soltanto in questa galassia.
Le immagini monocromatiche multiple sono state riprese attraverso quattro filtri di colore diverso e poi sono state combinate per realizzare la foto in alto. Le immagini sono state scattate attraverso un filtro blu e colorate di blu nell'immagine finale, le immagini attraverso un filtro giallo-verde sono indicate come verdi e le immagini attraverso un filtro rosso in  arancione scuro. In aggiunta le immagini riprese attraverso un filtro che isola il bagliore del gas di idrogeno sono state colorate di rosso. I tempi di esposizione totale per filtro sono statii rispettivamente di 30, 40, 40 e 40 minuti.

Note:
[1] Il concorso ESO Tesori Nascosti 2010 ha dato agli astronomi dilettanti la possibilità di ricercare attraverso i vasti archivi dell'ESO una gemma astromica  ben nascosta.
I  partecipanti hanno presentato quasi 100 oggetti e a dieci di essi sono stati assegnati alcuni premi molto interessanti, tra cui un viaggio tutto pagato al vincitore assoluto presso il Very Large Telescope (VLT) sul Cerro Paranal, in Cile, il telescopio ottico più avanzato del mondo.
I dieci vincitori hanno presentato un totale di 20 immagini.

[2] Le variabili Cefeidi sono stelle molto luminose, fino a 30 000 volte più luminose del nostro Sole, la cui luminosità varia a intervalli regolari nel corso di vari giorni, settimane o mesi. Il periodo di questa variazione di luminosità è legata alla luminosità reale della stella, nota come magnitudine assoluta. Conoscendo la magnitudine assoluta della stella, e misurando quanto brillante essa appare, gli astronomi possono calcolare facilmente la sua distanza dalla Terra. Le variabili Cefeidi sono pertanto indispensabili per stabilire la scala delle distanze dell'Universo.

Foto:
L'immagine della galassia a spirale NGC 3.621 è stata scattata con la Wide Field Imager dell'ESO a La Silla in Cile. E' stata selezionata dall'archivio ESO da Joe DePasquale, nell'ambito del concorso Tesori Nascosti. (Credit: ESO e DePasquale Joe).

Traduzione e adattamento a cura di Arthur McPaul

Nessun commento:

Posta un commento