lunedì 20 febbraio 2012

Plutone, Eris E Quello Che Ci Aspetta...


Il 18 febbraio del 1930, l'astronomo americano Clyde Tombaugh scoprì il nono pianeta, Plutone. Mentre si celebra il 82° anniversario della sua scoperta, restano ancora vive le polemiche che circondano la sua retrocessione a corpo minore come "Pianeta Nano".

Alla luce della scoperta di Eris nel 2005, l'anno successivo l'International Astronomical Union (IAU) si riunì e votó per ridefinire Plutone, che era considerato un "pianeta", come pianeta nato, accorpandolo al club di Eris.

Anche se molti hanno visto questo fatto come una retrocessione, in realtà era una indicazione su come potesse essere emozionante e ricco il nostro Sistema Solare. Scoperte di oggetti minori nella fascia di Kuiper (una regione di spazio oltre l'orbita di Nettuno) e oltre sono in aumento e man mano che la nostra tecnologia migliora, più le scoperte sono inevitabili.

Come dice lo scopritore di Eris, Mike Brown, scienziato planetario presso il Caltech, adesso stiamo vedendo solo la punta di un iceberg negli strati più esterni del Sistema Solare.

"Penso che il prossimo grande passo nella ricerca di un gran numero di oggetti della Cintura di Kuiper e oltre avverrà in Cile con il LSST (Large Synoptic Survey Telescope)".

Brown ritiene che un tale sistema, composto da un telescopio di 6 metri, più una macchina fotografica "enorme", svelerà la popolazione di piccoli oggetti della Cintura di Kuiper e ci darà un'idea di quanti mini-mondi orbitano a distanze ancora più estreme.

"Ma stiamo anche aspettando con ansia il rapido avvicinarsi della missione New Horizons della NASA alla Cintura di Kuiper, che sfiorerà Plutone nel 2015".

Il responsabile della missione New Horizons, Alan Stern ha fornito una sua opinione sullo stato reale di Plutone:
"Penso che quando la gente vedrà Plutone (grazie all'incontro della missione New Horizons), capirà quello che molti scienziati planetari hanno già capito, cioè che il Sistema Solare esterno è pieno di piccoli pianeti ..."

Stern è molto critico circa la decisione della IAU di limitare il Sistema Solare a soli otto pianeti (Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno).

"Quando si elencano le caratteristiche dei pianeti nani, hanno superfici solide, atmosfere, stagioni e calotte polari, nuclei e spesso dei sistemi satellitari, vale a dire gli stessi attributi dei pianeti più grandi, anche se in scala più piccola".

Brown, che si autodefinisce a cuor leggero il "Killer di Plutone", (in quanto la sua scoperta di Eris ha spinto a ridefinire i termini di classificazione dei pianeti alla IAU), ha detto in merito:

"Una cosa che sappiamo molto bene è che Eris è il 26 per cento più massiccio di Plutone, un valore non trascurabile di massa anche se hanno lo stesso diametro e vengono chiamati "gemelli", ma Eris è per lo più composto da roccia e un sottile strato di ghiaccio sulla parte esterna, mentre Plutone è molto più ghiacciato sulla parte esterna".

"Ai remoti confini del Sistema Solare esterno stiamo trovando una quantità incredibile di oggetti. Ci sono corpi come Eris o come lo Haumea dalla strana forma, che è principalmente composto di roccia, mentre Quaoar è invece composto per lo più da ghiaccio".

La missione New Horizon nel 2015, amplierà la nostra comprensione di questa regione ancora a 82 anni dalla scoperta di Tombaugh.

Quando vedremo Plutone, New Horizon ci mostrerà quello che sembra un vero e proprio pianeta.

Ma come Stern sottolinea "vedere in faccia Plutone potrebbe essere per l'opinione pubblica il fattore decisivo nel dibattito a prescindere da come la IAU abbia riclassificato i corpi celesti minori".

Adattamento A Cura Di Arthur McPaul

Fonte:
http://news.discovery.com/space/pluto-at-82-a-chihuahua-among-planets-120218.html

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