mercoledì 30 maggio 2012

Terremoto Emilia: Impressionanti Foto Del Fenomeno Di Liquefazione Del Suolo




Dopo il forte terremoto del 20 maggio 2012, anche quello di ieri in Emilia Romagna è stato caratterizzato da diffusi fenomeni di “liquefazione” dei terreni che hanno suscitato stupore e preoccupazione fra i cittadini.

La liquefazione è un fenomeno che spesso accompagna i terremoti di forte intensità (superiore alla magnitudo 5 della scala Richter).
Essa consiste nella perdita di resistenza di terreni saturi d’acqua sottoposti a sollecitazioni sismiche, in conseguenza delle quali i depositi terrosi raggiungono una condizione di fluidità pari a quella di una massa viscosa a causa delle fortissime pressioni dell’acqua nei pori: lo spiegano sul loro sito internet gli studiosi del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

I terreni soggetti a liquefazione sono quelli nei quali la resistenza alle deformazioni è dovuta interamente all’attrito tra le particelle; vale a dire i terreni incoerenti come le sabbie e i limi.





Nei materiali argillosi, che sono dotati di coesione, le forze interlamellari riducono la mobilità delle particelle; il decadimento della resistenza è pertanto graduale e non consente il verificarsi della liquefazione.
Il recente terremoto emiliano ha avuto il suo epicentro nella bassa pianura modenese e ferrarese, dove sono molto diffusi i depositi sabbiosi e limosi saturi d’acqua dei paleoalvei dei fiumi emiliani.





Ciò ha comportato il verificarsi di numerosi casi di liquefazione, con grandi fuoriuscite di acqua mista a sabbia in corrispondenza di fenditure del terreno o anche lungo tubazioni di pozzi.
Intanto anche i geologi dell’Università degli Studi dell’Insubria – Varese e Como, sono arrivati inEmilia Romagna per studiare il terremoto. A condurre ricerche c’è Alessandro Michetti, arrivato nei giorni scorsi a Finale Emilia.





Il docente di geologia coordina due colleghi dell’Insubria: Franz Livio e Roberto Gambillara si trovano nei dintorni di Sant’Agostino già da domenica.
Michetti ha spiegato ai giornalisti che “ci sono un sacco di problemi, gli effetti sull’ambiente e sul costruito sono importanti. Ci sono ancora scosse, ma non sono forti. L’energia ieri e oggi è limitata. Lavorando su fratture e deformazioni del terreno vogliamo capire come evolve il fenomeno. È necessario intervenire in fase emergenziale, perché le prove possono sparire nei giorni successivi. Se piove o se procedono a rimozioni. Con i nostri dati, paleosismologici, possiamo analizzare la pericolosità e quindi aiutare la società a difendersi“.





Nelle foto, altri effetti di liquefazione dei terreni causati dal sisma emiliano di ieri, martedì, 29 maggio 2012 (Cavezzo, località Uccivello) e altri scatti d’archivio dei giorni precedenti.

Foto di Marco Maria Coltellacci

A Cura Di Peppe Caridi

Fonti:
http://www.meteoweb.eu/2012/05/terremoto-emilia-altri-fenomeni-di-liquefazione-nuove-foto-impressionanti-da-uccivello-di-cavezzo/136784/

Nessun commento:

Posta un commento