sabato 19 ottobre 2013

Misteriose Accelerazioni Delle Sonde Spaziali in Fase di Studio



Un mistero che ha sconcertato gli scienziati da decenni potrebbe essere risolto grazie al tracciamento ESA dei dati della sonda Juno della NASA diretta verso Giove.

La sonda della NASA volerà a 561 km per la frusta gravitazionale che la spingerà a velocità sostenuta verso Giove nel 2016.
Durante l'evento ad alta velocità, i segnali radio di Juno saranno accuratamente registrati dalle stazioni di monitoraggio dell'ESA in Argentina e in Australia.
Gli ingegneri sperano che le nuove misure svelino il segreto dell'anomalia di una inspiegabile variazione di velocità durante questi flyby.

"Abbiamo rilevato l'anomalia durante il flyby della sonda Rosetta con la Terra nel marzo del 2005 " ha affermato Trevor Morley, esperto del volo dinamico presso il centro operativo ESOC dell'ESA a Darmstadt, in Germania.
"È frustrante, perché nessuna altra anomalia fu osservata nel corso dei successivi flyby di Rosetta con la Terra nel 2007 e nel 2011. Si tratta di un vero e proprio mistero cosmico che nessuno ha ancora capito".

A volte c'è, a volte non c'è.
Dal 1990, i responsabili della missione presso l'ESA e la NASA hanno notato che l e loro astronavi a volte sperimentano una variazione strana nella quantità di energia orbitale che raccolgono dalla Terra durante il flyby, ovvero una tecnica solitamente usata per lanciare i satelliti in profondità a grande velocità nel nostro Sistema Solare.

La variazione non spiegata è notata come una minuscola differenza nella velocità prevista guadagnata (o perso) durante il passaggio.
Le variazioni sono estremamente piccole: la sonda della NASA Jupiter fu solo 3,9 mm/s più veloce del previsto nel dicembre 1990.
La più grande variazione di una spinta fu di 13,0 mm/s, con la sonda della NASA NEAR con un asteroide nel gennaio 1998.

Al contrario, le differenze durante gli swingbys di Cassini della NASA nel 1999 e di Messenger nel 2005 furono così piccole che non possono essere confermate.
Gli esperti sono perplessi.

I risultati del Flyby di Juno saranno studiati dall'ESA e dalla NASA, che sperano di vedere se l'anomalia venga nuovamente rilevata.
"La nostra stazione di Malargüe è stato progettata per tenere traccia delle astronavi molto lontane e relativamente lente, mentre Juno passerà muovendosi velocemente a soli 561 km di altitudine", dice il responsabile dell'ESA Daniel Firre del supporto tracciamento all'ESOC.
"Questo rende il monitoraggio di Juno tecnicamente molto impegnativo, ma raccogliere più dati possibili è fondamentale se vogliamo risolvere questo mistero sconcertante".

Traduzione a cura di Arthur McPaul

Fonte:
http://www.sciencedaily.com/releases/2013/10/131009111111.htm


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